INTERVISTA SU "TU STYLE", SETTIMANALE DELLA MONDADORI

Sopra, la copertina di Tu Style, settimanale della Mondadori in edicola dall’11 aprile e di fianco le pagine dedicate alla mia intervista con servizio fotografico, che troverete al suo interno ed ingrandite più sotto anche con il lancio pubblicitario del mio libro “Storia di Asia Roma e del piacere non convenzionale”.
Purtroppo in questi giorni sto ricevendo anche molte mails da parte di donne e di uomini, che per le più svariate ragioni per lo più di natura economica, mi chiedono consigli su come diventare escort ed in generale come introdursi a questo mondo.
Non mi sento di dare alcun consiglio. Anzi sconsiglio le persone ad intraprendere percorsi simili.
Dal punto di vista umano posso solo dirmi amareggiata e colpita da quanto letto e che via via continuo a leggere: storie strazianti di disagio economico che colpiscono per lo più famiglie con figli; persone che non ce la fanno più ad arrivare a fine mese.
Neppure il sesso però può essere un ripiego o una soluzione. Sia chiaro.
La mia è stata una scelta di libertà sessuale.
Tutto per me deve avvenire sempre spontaneamente, senza forzature o costrizioni neppure morali.
L’elemento caratterizzante questa professione, perchè di questo si parla, è sopratutto quello psicologico.
Le qualità fisiche, la bellezza, la cultura, l’intelligenza, la simpatia, giocano indubbiamente un ruolo importante, ma rimangono fine a sè stesse se non si ha la capacità determinante di comprendere quasi nell’immediatezza, la persona che si ha avanti e rapportarsi ad essa di conseguenza. Credere che tutti gli uomini siano uguali e che basti solo allargare le gambe per accontentarli è l’errore più comune che fanno in molte.
A livello internazionale questo mestiere è, non a caso,  denominato “mind fucking”, ovvero che ti fotte la mente e non per chi si fa fottere.
Ogni uomo è diverso e desidera essere compreso senza dover parlare troppo.
Se c’è qualcosa di particolarissimo che gli uomini mi chiedono, mi lasciano capire o cercano in me? Ma qualcosa di proprio strano? 🙂
Relax, tranquillità ed essere trattati ciascuno come una persona a sè, con la propria personalità, le proprie fantasia, la propria sessualità ed il proprio carattere, com’è giusto che sia, e non come uno stereotipo cui rispondere in automatico con un’apertura di coscia! O credersi sensuali solo per indossare un reggicalze o una guêpière. A volte è più sensuale persino un piede scalzo.
Nessuno cerca mai solo l’apertura di gambe. Almeno tra i miei amici.
Ovvio che in un incontro escort il fine sessuale c’è quasi sempre, sono molto più elevate le probabilità di successo.
Del resto chi passerebbe del tempo con una donna o offrirebbe una cena se non con un doppio fine? Ma c’è modo e modo per tutto.
“L’eccessivo valore che diamo ai minuti, la fretta, che sta alla base del nostro vivere, è senza dubbio il peggior nemico del piacere” (Hermann Hesse)

Qualsiasi cosa poi succeda, qualsiasi fantasia possa essere realizzita, rimane tra noi.
Questa filosofia è la stessa che ho usato anche nella stesura del mio libro: mai nomi, neppure di fantasia, significherebbe tradire la loro intimità ed io a certi giochini abietti non mi presto.

Mi definisco estremamente selettiva e lo sono, non tanto per lo status sociale, economico, l’aspetto fisico o l’età (ciascuno ha il proprio fascino) di ciascuno, quanto per l’educazione e rispetto.
Volgarità, ignoranza, scempiaggine, con me, quella è la porta.
Non c’è una scuola in tutto questo, non posso dare consigli, perchè c’è solo una naturale predisposizione all’amore, alle pubbliche relazioni ed alla comprensione psicologica, che unita alla bellezza, all’educazione ed alla gentilezza fanno di una professione un’ARTE.

ASIA ROMA