MODE O INCIVILTA’?

“Vi sono esseri del mondo di fuori ingannati dalle illusioni di una vita in continuo moto.
Volteggiano con la vita e contribuiscono alla sua irrealtà.
Noi che siamo immobili vediamo e comprendiamo”
“Vivere è cosa rara al mondo. La maggior parte della gente esiste e nulla più”
Oscar Wilde
Spesso mi soffermo a guardare il mondo. Uno dei tanti piaceri che mi concedo è correre al parco la mattina  presto, quando ci sono solo persone che, come me, amano il running.
E’ una passione che trasmetto anche al mio frugoletto Bibi che il sabato e la domenica mi accompagna, sfrecciandomi vicino con la sua mountain bike.
Sfacchinata evidentemente non esaustiva per lui che di domenica pomeriggio mi chiedeva d’accompagnarlo al centro commerciale. Potevo dirgli di no? Quindi doccia, pranzo e via per quell’ameno posto.
L’osservatorio e la visuale preferenziale per chi è già appariscente come me, senza far nulla per esserlo, è l’anonimato; quindi nulla di meglio di un bel jeans e di una camicia, per cercare di confondermi tra la massa.
La verità purtroppo è che oggi chi si veste in modo  “semplice”, sobrio ed elegante passa ancor peggio nell’occhio! Sembri un marziano!
All’interno del centro commerciale mi si è aperto uno spettacolo disgustosamente osceno.
Il festival della volgarità, del cattivo gusto, della maleducazione, del trash, dello squallore!
Gente che a frotte occupava ogni centimetro dei corridoi schierandosi come falange macedone quasi ad aver paura che qualcuno gli rubasse quel centimetro di spazio conquistato; tipo.. amica con passeggino accanto ad amica con passeggino, con  due mariti zitti a fianco e cagnolino striminzito a guinzaglio;  nessuno a spostarsi per consentire anche solo il passaggio di una persona in senso opposto.
Altro che Facebook! Vuoi ritrovare tutti quelli di cui non t’è mai fregato nulla nella vita ma che fanno finta d’amarti e stimarti ancora? Vai al centro commerciale..
Chi urla “compà!” da Cisalfa e si girano in venti dal piano di sotto dentro l’Auchan!
Poi fortuna che recentemente parlavano di una moda da “escort”!
Ma quali escort avranno mai frequentato o visto chi scrive di questo? Se per escort intendevano ovvero una moda da passeggio, dalla traduzione classica dall’inglese del termine “to escort”, accompagnare, potevano continuare ad usare l’intramontabile e tecnicamente più appropriato termine prêt-à-porter  piuttosto che termini inconferenti.
Con me gli uomini sanno bene che trovano sempre eleganza, classe e  femminilità.
Se per escort intendevano prostituta, mi spiace, ma per le nuove ispirazioni di moda queste persone si rivolgessero altrove, per esempio la chiamassero moda “vicina della porta accanto”, anziché  moda “escort”.
Fare la escort è nulla col troiaio che si vede in giro di donne anche mature (di cotanta “elevata statura morale”),  indossare mini inguinali su calze drappeggiate e tacchi vertiginosi, o leggins sfilacciati su magliettine aderenti e scollatissime, con acconciatura e trucco ad hoc (rispetto all’abbigliamento, ovvio, non alla circostanza);  stivaloni e zeppone.. tutte a fare il nuovo struscio di questi anni.
Ma siamo in un centro commerciale.. non a Via Salaria!
E non vanno meglio le 20 o 30enni, con i visi sempre neri, nate incazzate col mondo.
Vedi una faccia e le hai viste tutte.
Come se quell’atteggiamento di schifo o ribrezzo contribuisse a donargli personalità o carisma.
Sempre con quei jeans a vita bassa, oramai out, a mostrare disgustose natiche flaccide, biancastre e grassoccie e piercing su queste panzotte ostentate fuori chissà come quale vitino da vespa avessero.. Make up da joker a parte..
Negozi puntualmente vuoti o ingombrati di  gente solo ad aprire quanto esposto.. Bimbi ad urlare su pattini e biciclette e genitori a farsi i fatti propri, chi persino a guardarsi sul maxi schermo il derby, chi a chiacchierare tra amiche su un tavolino vuoto di un bar e tu che vorresti sederti per prenderti un succo di mirtillo o altro non puoi.
Ma sono solo io a portare i bambini ancora al parco?
I parchi per certe persone non esistono più.
Oramai hanno travato la nuova baby sitter: il centro commerciale, dove danno sfoggio del top dello squallore, della maleducazione e dell’ignoranza! Pur avendo uno studio in una zona residenziale prossima ad uno di questi, dove non vivo, il sabato e la domenica mi dileguo proprio.  Sono una desaparecidas.
La posizione del mio studio ovviamente è strumentale giacchè trovandosi vicino all’Aeroporto di Fiumicino (5 minuti) posso essere raggiunta agevolmente da molti amici provenienti dalle più svariate parti d’Italia, d’Europa e oltre. E’ anchedecentrata rispetto alla zona negozi, ma  l’idea di trasferirmi in altra zona è sempre più realistica..
Baci a tutti