INTERVISTA A PAESE SERA

E’ appena uscita una mia intervista pubblicata sul mensile Paese sera, ora anche on-line.

Bacini Asia
LA CITTA’ DELLE DONNE

Asia Roma, da avvocata a escort
Ordinanze anti prostituzione? Inutili

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ll mercato del sesso romano indoor pullula di escort. E quelle “vere” non ammettono errori di traduzione. Sono accompagnatrici, proprio perché la loro “non è una mera operazione ginnica”. Colte, disinibite e bellissime. La top escort romana, una ex avvocata, si chiama Asia Roma. E in questa intervista commenta le politiche contro la prostituzione di strada: “Sono perlopiù spot pubblicitari” DI C. V.
Il mercato del sesso romano indoor pullula di escort. E quelle “vere” non ammettono errori di traduzione. Sono accompagnatrici (dall’inglese to escort), proprio perché la loro “non è una mera operazione ginnica” dicono. Colte, disinibite e bellissime. La top escort romana, una ex avvocata, si chiama Asia Roma. Solo nei primi undici mesi, il suo sito (www.asiaroma.it) ha registrato 1.350.000 visite e il suo blog 200.000 in quattro mesi. Nell’intervista rilasciata a Paese Sera (come anticipato sul mensile ‘La città delle donne’) commenta le politiche contro la prostituzione di strada: “Sono perlopiù spot pubblicitari – dice – se veramente si volesse risolvere il problema dello sfruttamento, allora si dovrebbero mettere da parte ideologie religione e politiche, regolarizzando questa professione sul modello tedesco e olandese”.
Asia, da avvocata a escort. Perché?
“Ho iniziato per gioco, il mio ex compagno una volta mi chiese quale fosse la mia fantasia sessuale.. e così l’ho messa in atto, poi a distanza di qualche anno mi sono ritrovata a pensarci e mi sono detta: perché no? La mia non è stata una scelta di necessità o bisogno ma di puro piacere,una scelta di libertà sessuale”.
Quanto ha influito il tuo passato?
“Non so se ha influito, ma sicuramente la mia vita è stata segnata dall’abbandono dei miei genitori, per questioni economiche. Avevo 11 anni e sono stata affidata a delle persone anziane, e li ho avuto altri traumi. Ho iniziato a maturare la convinzione di non voler amare più nessuno in particolare, e di amare invece tanti uomini per non essere più sola, tradita e abbandonata. Conciliavo questo pensiero realizzando anche una mia fantasia sessuale, quella di essere pagata per fare sesso”.
Così sei diventata una delle top escort più note, forse la più famosa. Progetti futuri?
“Ho scritto un libro per cui sono in trattativa con alcune case editrici, si chiama ‘Storia di Aasia Roma e l’amore non convenzionale’. Un’autobiografia, dove parlo anche delle mie esperienze erotico-sentimentali, così come del sesso moderno a 360° con le varie pratiche, anche estreme, di ricerca del piacere non convenzionale. Ma c’è molto di più, anche riflessioni sul mondo della prostituzione”.
E a proposito del mondo della prostituzione?
“Sono favorevolissima alla regolamentazione della prostituzione in Italia sul modello tedesco, che significa pagare le tasse e avere in garanzia i diritti civili come quelli assicurativi, previdenziali, assistenziali. Penso si dovrebbe creare anche un codice deontologico, distinguendo le varie figure sex workers affinché chi si qualifichi escort faccia realmente servizi di accompagnamento e non volgare prostituzione”.
Perché chi è un’escort? Tu sei indipendente?
“Dall’inglese to escort, che significa accompagnare. Non è una mera operazione ginnica, non sono rapporti volgarmente meccanici, sono prima di tutto rapporti umani non occasionali. C’è una forte componente psicologica.. tant’è che ho anche pensato di prendere una seconda laurea in psicologia. E sì, sono assolutamente indipendente”.
Mi ha incuriosito il fatto che pubblichi i test hiv trimestrali e i tuoi check up completi. Qual è il target di uomini che frequenta Asia Roma?
“Quello dei controlli sanitari dovrebbe essere un obbligo e non una scelta. Io sono estremamente selettiva, anche il mio sito è abbastanza disincentivante, dico che non fisso appuntamenti con persone volgari, maleducate o poco pulite ad esempio. Ho clienti, anzi amici, che moltissime donne pagherebbero. Le persone che frequento sicuramente possono permettersi le mie tariffe, ma non dirò una parola su di loro, penso che la privacy sia un diritto. Ci sono donne che pur di apparire sulle prime pagine dei giornali rovinano la vita agli uomini, penso che andrebbero denunciate per violazione della libertà sessuale”.

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E delle ragazze che stanno in strada cosa pensi?
“Ne ho intervistato molte di recente per un programma televisivo che ho in progetto, e tutte negano di avere un protettore, alcune dicono di non essere schiave e stanno in strada da quindici anni. Io però penso che non dobbiamo fare finta che non ci sia un problema per loro, la questione va affrontata”.
Capita di affrontarla quando ad esempio danno fuoco a una ragazza…
“Lasciami dire che anche in quel caso viene affrontata male. Non si è parlato abbastanza, come in tutti gli altri casi di violenza. Queste storie come mai non hanno mai una fine? Spariscono nel dimenticatoio”.
Le ordinanze sindacali contro la prostituzione di strada hanno avuto effetti positivi secondo te?
“Le ordinanze non ci porteranno da nessuna parte, mi sembrano delle mosse pubblicitarie. Se si volesse veramente aiutare queste ragazze, bisognerebbe mettere da parte ideologie religiose e politiche, mettersi a tavolino e trovare le possibili soluzioni. E non dire “le mettiamo qui piuttosto che li” o riapriamo le case chiuse. Non è solo in questi termini che si deve ragionare. Bisogna Legalizzare una professione e fare in modo che abbiano diritti e doveri come spiegavo prima. Invece si va verso tutt’altra direzione, l’onorevole Santanché ha proposto un referendum addirittura e la legge Carfagna ha dato poteri alle amministrazioni comunali, così ognuno può trattare la prostituzione come una questione di solo ordine pubblico. E’ un danno per le ragazze che stanno in strada”.

Carmen Vogani