contraria al decreto salva banche… rectius salva-banchieri

Non parlo mai di politica per scelta e neppure stavolta lo farò ma non posso tacere di essere contraria al decreto salva-banche o come detto ieri più opportunamente dall’ex ministro alla pubblica amministrazione Brunetta, salva-banchieri.

Credo che chi investa soldi in banca lo faccia a proprio rischio come chi investe in borsa e non che se guadagni i soldi sono tuoi e se perdi la perdita è della collettività. Sento parlare pressoché tutti unanimemente pubblicamente di “diritto al rimborso”.

Ma quale diritto????

Mi spiace per il pensionato suicida allo stesso modo di tantissimi suicidi di tanti imprenditori a rischio di fallimento o falliti.

Ci dimentichiamo forse che anche alla base dell’attività d’impresa c’è l’assunzione di rischi, eppure lo Stato non interviene a salvare tante altre aziende, eccetto alcune risapute, che per ringraziare l’Italia se ne vanno pure all’estero.

Ma quelli sono “GRANDI IMPRENDITORI”, il resto falliti senza nome.

A parte i nomi altisonanti dell’imprenditoria che hanno fatto soldi da donazioni italiane, mi chiedo: “Perché non sostenere allora anche chi gioca d’azzardo?” o tutti gli altri creditori vittime di bancarotte fraudolente già accertate come reati?

boschiMi chiedo ancora: “Perché l’Unione Europea severissima nel vietare a privati accordi e pratiche concordate che abbiano per oggetto o per effetto di pregiudicare la concorrenza nel mercato (art. 81 Trattato CE), ha autorizzato un’operazione di salvataggio con “donazioni” pubbliche a sole quattro banche destinate diversamente al fallimento? Questo non è FALSARE IL MERCATO CONCORRENZIALE??

Il discorso non è che i risparmiatori “truffati” non debbano avere risarcito quanto investito ma che se sono stati truffati e la responsabilità penale è personale come non dico io, ma la Costituzione della Repubblica italiana tanto cara alla ministra Boschi (Art. 27 della Costituzione), non sarebbe stato legale attendere come per tutti l’esito delle inchieste penali ed aprire una procedura liquidatoria concorsuale? Vale a dire nominare un curatore, liquidare l’attivo, far insinuare i creditori al passivo, effettuare le dovute ripartizioni entro i limiti e i gradi di privilegio e penalmente andare a sequestrare beni e conti a chi coinvolto penalmente e contro chi ha responsabilità oggettive per legge?

Ma quale Cantone arbitro, che è come il tubino nero, va sempre bene in ogni situazione e occasione; doveva esserci un curatore fallimentare nominato dal Tribunale come avviene per tutte le imprese in crisi.

Capisco che le banche al pari degli istituti finanziari, creditizi e assicurativi hanno legislazioni e regolamentazioni leggermente diverse da altre imprese ma non certo da bypassare codice penale, costituzione e normative europee.

Questo non vuole essere un discorso politico, perché non mi interessa affatto, anzi, credo che chiunque anche nel proprio piccolo abbia la facoltà o il potere di favorire amici, parenti, dipendenti sotto-scrivania, amiche e amichette, lo faccia: ma far finta di essere tutti scemi no.

La cosa peggiore però è vedere come la gente si stia abituando a sentirne di ogni colore,  i c’è quasi  indifferenza a tutto, tanto  la vita reale sia anni luce lontana da chi sta al potere sempre e fintantoché anch’egli nnon ne rimarrà vittima per ingordigia.

Beata ignoranza davvero… perché a sapere realmente di diritto ci si rende solo conto di quanto sia squallido il mondo. Fintantoché le cose non cambieranno sarò fiera ed orgogliosa di aver lasciato la professione di avvocato; i compromessi, le troie mentali, le acque chete, la prostituzione di chi vende il proprio cervello e piega i propri principi per accaparramenti personali, carriere facili e altro non mi appartiene sempre libera di poter dire il mio pensiero e non sissignore alle ingiustizie.

Giovanni Falcone disse: “Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una sola volta”.